Come il cinema rappresenta il gioco d’azzardo tra realtà e fiction
Un film ha il compito di intrattenere lo spettatore, ma spesso fa anche riflettere. Se parliamo di una tematica tanto discussa come il gioco d’azzardo, la situazione potrebbe essere diversa. Non solo perché questo argomento divide il pubblico, ma anche perché le scelte stilistiche del regista possono influenzare gli spettatori.
Per alcuni i film sono pura finzione, mentre per altri sono un modo per raccontare uno spaccato di vita dove ognuno di noi può ritrovarsi. Vediamo quali sono i fattori che influenzano il processo di valutazione di un film.
Primo fattore: la narrazione cinematografica
Quanta realtà c’è nella narrazione cinematografica? Il cinema può fornire uno sguardo creativo sulle nostre vite e sulla società o raccontare scenari basati su uno spaccato reale del mondo in cui viviamo.
Le sale da gioco di Las Vegas, le scommesse alle slot machine1 o sui tavoli da poker possono essere descritte in modo molto diverso in una produzione cinematografica. Forse perché è questo tema a generare idee diverse e pensieri controversi. Quando osserviamo una scena ambientata in palazzi sfarzosi, con abiti eleganti e una montagna di fiches sul tavolo, tutto può sembrare realistico. Ma in realtà le libertà artistiche di un regista fanno tutta la differenza in termini di narrazione.
Secondo fattore: costruzione scenica o fascino della realtà
La maggior parte dei registi si orienta verso una costruzione scenica di impatto. Non a caso, se devono mostrare una storia legata al gioco spesso l’ambientazione è quella affascinante di un casinò. Possiamo vedere strutture magnifiche ed enormi con lampadari sfarzosi, sale piene di lusso e di persone che indossano abiti firmati. Guardando tutto questo viene da pensare che il gioco sia un’attività riservata solo alle persone ricche, solo per chi ha ottenuto il massimo successo nella vita. Un mondo esclusivo riservato a pochi privilegiati!
Oltre al fascino tangibile delle sale da gioco, uno degli elementi fondamentali di una pellicola coinvolgente è lo sviluppo di una narrazione capace di attirare. In questo senso nei film migliori vengono spesso rappresentati e descritti gli elementi di tensione e potere che si accompagnano perfettamente al gioco. Nel film Casino, diretto da Martin Scorsese2, lo spettatore può vedere un’ambientazione magnifica, in netto contrasto con i conflitti interni dei protagonisti, la loro corruzione e la loro criminalità.
Il protagonista positivo o negativo della storia
Che tipo di protagonisti troviamo nei film sul gioco: eroi senza macchia o personaggi disperati in cerca di un cambio di vita radicale?
Tutto dipende dal tipo di scelta che fa l’autore: in alcuni casi il giocatore viene presentato ai nostri occhi come un vero eroe, pronto a rischiare tutto per ottenere successo e la sua rivincita sul mondo o su un passato difficile. In altri casi invece il protagonista è un antieroe moderno3: una persona piena di ossessioni, in crisi profonda e capace di perdere relazioni, identità e persino se stesso per inseguire un riscatto che spesso non arriva. Bisogna comunque ricordare sempre che i film non sono reali è che avere delle difficoltà nella propria vita è del tutto normale.
Il gioco d’azzardo è un mondo spesso misterioso, fatto di divertimento e eccessi e visto da alcuni ancora come tabù, e sappiamo anche come la ludopatia possa trasformarsi in una piaga sociale. Drammatizzare questi problemi può avere un impatto significativo sullo sviluppo di una storia, e serve talvolta anche per offrire spunti di riflessione al pubblico.
La cultura di un paese influenza la narrativa
Lo stile narrativo su cui si poggia un film dove è presente l’elemento “gioco” può andare in direzioni diverse, influenzate dalla cultura di un Paese e dalle scelte stilistiche di un regista. Pensiamo a due capolavori come Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh e Casinò di Martin Scorsese.
Nel primo caso troviamo un racconto edulcorato, dove il gioco è la massima rappresentazione del successo e della conquista del “sogno americano”. Per questo si assiste a una sorta di “santificazione” di chi scommette, con il protagonista che è mostrato come un eroe da imitare. Dall’altro lato, invece, la narrazione si fa più dark e si racconta il gioco come un’attività per evadere dalla realtà, un lusso per pochi insomma. Per motivi storici e culturali, nel nostro Paese si tende ad apprezzare maggiormente una matrice più neorealista, che propone spunti critici e di riflessione.
L’occhio critico del cinema d’autore
Nel cinema d’autore4 si affrontano spesso temi di moralità, che analizzano il rapporto fra gioco, società e legalità.
Per esempio, ci sono alcuni film dove il gioco viene presentato come elemento di riscatto trasversale per tutte le classi sociali, ma anche come fuga veloce e rischiosa dalle difficoltà. È questo il caso di Parlami d’amore di Silvio Muccino o di Regalo di Natale di Pupi Avati. Tutte e due le pellicole affrontano temi quali l’amicizia, l’amore, l’inganno e la natura crudele del gioco. In questo comunicano al pubblico un messaggio importante: il gioco può dare molto ma può anche rovinare e a volte basta solo una mano di poker sbagliata per perdere tutto!
Nel cinema moderno assistiamo spesso a narrazione di storie che non ruotano direttamente attorno al casinò, ma che utilizzano il gioco come elemento di sottofondo, per spingere lo spettatore alla riflessione. Il concetto del film come veicolo di valori morali è ancora presente nella nostra società.
Le regole del gioco lasciano spazio alla cinematografia
Di sicuro, per imparare a giocare non serve guardare un film dedicato al gioco d’azzardo. Non è come trovarsi davanti a un programma tv sulle ricette da cucinare!
Nei film, infatti, non vengono quasi mai mostrate le regole e le caratteristiche del gioco, ma si riprendono solo i dettagli utili per la narrazione. Per esempio, viene ripresa una pallina alla roulette mentre effettua il suo giro sulla ruota, ma non per mostrarci come funziona il gioco, ma piuttosto per creare ansia e pathos nello spettatore.
Nei casinò reali tutto è perfettamente scandito, con giochi regolamentati, limiti precisi e regole severe. Il cinema invece può approfittare della manipolazione di spazi, tempi e risultati in funzione dello stile narrativo scelto e per lanciare un messaggio preciso.
Unveil the unseen
L’arte e la creatività permettono di poter fare tutto, ecco perché anche nelle pellicole basate su storie vere, potrebbero esserci riferimenti non troppo realistici, ma necessari per raccontare al meglio quanto accade al protagonista.
Nuove forme di narrazione ed evoluzione e tecnologia
Fino a qui abbiamo parlato di vari film che hanno parlato del gioco d’azzardo in modi molto diversi tra loro. Per andare più in profondità possiamo chiederci in che modo sia cambiato il racconto cinematografico dei casinò con l’arrivo del digitale
In questo caso la situazione è moto diversa e sono stati proprio i casinò online a tendere la mano al cinema, alle serie tv e a personaggi iconici. Esistono tantissime slot machine dedicate ai film o ai loro protagonisti. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, come slot dedicate a Indiana Jones, Lara Croft, Jurassic Park, Ted, Il Mago di Oz, Game of Thrones e molto altro ancora. Grazie alla tecnologia e alle ultime innovazioni, come la realtà aumentata5 che viene usata in sempre più settori, ogni gioco può diventare un capolavoro di design e grafica. Non solo si punta sulla profondità al gioco ma si cerca anche di raccontare una storia che sia legata ad un elemento popolare e di successo. Questo ha attirato moltissimi giocatori.
Le partite online, lo streaming, ma anche il settore dei casinò live sono quindi diventati luoghi dove vengono creati nuovi ambienti narrativi. Senza dimenticare poi che ci sono ulteriori elementi che vale la pena approfondire per chi è interessato: dalla dipendenza digitale all’anonimato, dalla cybersecurity all’informatica.
Il pubblico preferisce la finzione o la narrazione della realtà?
In un mondo cinematografico dove spesso si punta su glamour e brutalità, potere e corruzione, ma anche su successo e riscatto, sembra che lo spettatore medio preferisca una rappresentazione del gioco più spostata verso la finzione che sull’estremo realismo. Ammira l’uso di strategie, la fortuna e la voglia di riscatto del protagonista che vuole rimediare ai suoi errori rischiando e sacrificando tutto per redimersi.
Ribadiamo che questo tipo di rappresentazione del gioco non è realistica, perché abbiamo visto che oltre al successo, alla ricchezza e alla sfarzo nel gioco c’è molta più complessità. Tuttavia, per lo spettatore vince sempre la finzione piuttosto che la rappresentazione degli elementi più crudi della realtà. Ma del resto sognare e bello e non costa nulla, giusto?
Osservazioni finali
Ricordiamo che dietro ai casinò, e alla sua rappresentazione che possiamo ammirare al cinema, c’è un mondo molto più complesso dello sfarzo di Las Vegas, tra luci, spettacolo, show ed enormi incassi. Ricordiamo che la nostra vita non è come Ocean’s Eleven, anche se a molti questo piacerebbe.
La rappresentazione dei casinò nei film è spesso fedele alla realtà, o almeno lo è in parte. Ma spesso le scelte stilistiche, narrative e drammaturgiche esasperano alcuni aspetti o mostrano un mondo molto più chic e glamour rispetto a quanto accade nella realtà.
Forse però è proprio questo aspetto a rendere l’elemento gioco nel cinema così potente, perché viene descritto in modo accattivante, coinvolgente e affascinante e come qualcosa assolutamente da vivere.
“Come smettere di giocare alle slot”, scritto da Valeria Endrizzi, pubblicato da MigliorCasinoBonus;

